L’Italia è un paese eccezionalmente ricco di ecosistemi, panorami culturali e folclore. Le aree protette sono essenza stessa di questa complessità confermandosi risorsa preziosa  per rilanciare un’economia basata  sul turismo ecosostenibile 

Del grappolo d’uva non si butta via niente. Le vinacce, le potature, le fecce non sono scarti di lavorazione, ma prodotti da recuperare per l’autosufficienza energetica. La Cooperativa agricola faentina Caviro ogni anno valorizza 590mila tonnellate di scarti di lavorazione, che trasforma in semilavorati e nuove materie prime per l’alimentare, il farmaceutico e l’agricoltura di tutto il mondo.

Bellamont Plus è la prima calzatura per il tempo libero con dichiarazione di impatto ambientale certificata dall’International EPD® System e rappresenta per AKU una forma di impegno responsabile nei confronti dei negozianti e degli utilizzatori finali, in un’ottica di massima trasparenza rispetto alle modalità di produzione e all’origine del prodotto. 

Con 2.320 immatricolazioni nel 2017, il mercato dell’auto elettrica pure e ibride plug-in nel nostro Paese è ancora di nicchia. Non molto differente è la situazione nel resto del mondo dove i numeri (oltre 260 mila auto tra elettriche pure e plug in) sono ancora trascurabili.

Un pannolino tradizionale impiega 500 anni per degradarsi, ma se pensate che non possa diventare un prodotto sostenibile, vi sbagliate. Grazie alla tecnologia e alla ricerca sviluppata da Naturaè®, infatti, oggi è possibile produrre un pannolino monouso che rispetta l’ambiente e che, una volta compostato, si trasforma in una nuova risorsa (certificazione Certiquality in conformità alla normativa UNI EN 13432:2002).

Rispetto a qualche anno fa, lo scenario a breve-medio termine della mobilità privata si è andato chiarendo: il diesel è condannato; l’elettrico, fin tanto che non verranno risolti i problemi di autonomia e infrastrutture, è limitato alle grandi aree metropolitane; la direzione presa è quella dell’ibrido, che consente la riduzione di emissioni di C02 del 70-80% nelle migliori esecuzioni e tipologie d’impiego e non presenta scomodità d’uso per l’automobilista, che la guida come una normale vettura a benzina. 

La FLA nasce nel 1986 a dieci anni dall’incidente ICMESA a Seveso. In trent’anni di attività è diventata punto di riferimento per la ricerca e la divulgazione ambientale a livello regionale e nazionale.