Spesso a fine estate, si tirano conclusioni e si fanno programmi come se fosse concluso l’anno.
Sul 2021, a tre quarti del suo percorso, c’è poco da dire, se ne sono visti decisamente di migliori e non soltanto a causa del COVID. Basti pensare alla drammatica questione afgana, punta di un iceberg di drammi umanitari che sono soltanto apparentemente questioni interne di paesi vicini o lontani. Ma cosa c’è di lontano in un mondo che è diventato sempre più piccolo? Dove ciò che accade a migliaia di chilometri finisce per avere ripercussioni anche sulle nostre vite e sulla nostra psiche?
Ritengo che solo i troppo distratti o i più egoisti possano rimanere indifferenti.

Questi interrogativi aprono le porte a una riflessione. Quest’estate mi sono ritrovato più volte a scoprire nella gente una forte voglia di capire di più, di affrontare argomenti meno superficiali di quelli che normalmente fioriscono in spiaggia. Comprensibilmente perse e disorientate di fronte ad accadimenti inaspettati o fuori controllo, le persone si interrogavano di fronte a un futuro incerto.

So bene che non si deve generalizzare: sicuramente c’è chi non si ritrova in questa analisi.
So soltanto che, sulla base di queste sensazioni, stiamo valutando, con figure esperte, di organizzare degli incontri di approfondimento sull’animo umano. Per capire, capirsi, darsi delle risposte e stare meglio. Vi terremo aggiornati. Nel frattempo buona lettura.

Al confine tra Romania e Ucraina, il Delta del Danubio è tornato a ospitare un concentrato di biodiversità tra i più elevati d’Europa. Da qui parte la conquista dell’Ovest da parte di alcune specie che stanno ampliando il proprio areale

Qualche volta la Natura pare andare contro le leggi dell’evoluzione. È il caso delle relazioni intime tra animali dello stesso sesso. Ma qual è il fine di questi comportamenti apparentemente inutili per la specie e per la sua riproduzione?

Ecco le immagini finaliste dell'ottava edizione del contest fotografico dedicato alla ricchezza di ambienti presenti sulla Terra

È presente in Italia da quasi quarant’anni, ma di lui c’è ancora molto da scoprire. Stiamo parlando dello sciacallo dorato, giunto dall’Est Europa alla conquista di nuovi territori. Il fotografo naturalista Stefano Pecorella ha seguito da vicino una coppia con i suoi cuccioli. Ecco cosa hanno rivelato gli obiettivi delle foto-trappole

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