Si sta chiudendo un’estate insolita, per tutti. Per chi è andato all’estero, con il rischio di non poter rientrare, per chi è rimasto prudentemente in Italia e ha deciso di riscoprire la Penisola, spendendo anche di meno, e per chi è dovuto rimanere a casa, non potendo spendere. Sulle vacanze degli italiani hanno inciso molto i portafogli, mentre sui loro comportamenti, come sempre, ha inciso la testa di ciascuno. C’è chi si è comportato seguendo il buon senso e chi meno: dal postino, che consegnava la raccomandata solo se ti mettevi la mascherina, al conoscente che, afferrandoti la mano per strada, ti parlava con la bocca a 30 centimetri di distanza; dagli stabilimenti balneari con sdraio igienizzate tutte le sere e con distanze che ci hanno riportato indietro di oltre 40 anni (ricordo riservato agli adulti) alle confinanti spiagge libere nelle quali gli spazi fra un corpo e l’altro non concedevano corridoi verso il mare. Comunque sia, questa estate se n’è andata in un confuso paciugo di regole che, se c’erano, sono state poco rispettate o ignorate. La maggior parte delle persone, dopo mesi di clausura e movimenti limitati, invitata a mettersi le mascherine e a lavarsi le mani ogni due per tre, se n’è infischiata facendo finta che tutto fosse un lontano ricordo. Senza dimenticare che noi italiani, siamo convinti che l’esser furbi sia un pregio. Mi auguro che ci si sia almeno riposati. Per il resto, incrociamo le dita e speriamo che gli ultimi mesi di un anno super-bisestile siano migliori dei primi.
Solo poche righe sul servizio di apertura a cui è dedicata la copertina. Federica Daldon, laurea in scienze naturali, fotografa appassionata di reportage, ci descrive l’esperienza vissuta in Guinea. Lì, sulle sponde del fiume Niger, nel cuore della foresta, sorge il Chimpanzee Conservation Centre che accoglie i cuccioli di scimpanzé rimasti orfani a causa dei bracconieri...
Pietro Greppi, direttore |