Ricordi. Avete mai avuto la sensazione di tornare indietro nel tempo? Di vivere momenti e situazioni che riportano al passato o di avere percezioni inspiegabili che fanno comunque trasalire e allontanare per pochi secondi dal presente? Sono odori, suoni o silenzi, sapori, piccoli panorami, sensazioni particolari al tatto: tutto quello che i cinque sensi consentono di percepire. Fino all’inizio di quest’anno il ritorno al passato sfuggiva alla maggior parte di noi, impegnata in una vita ad alta velocità: non avanzava il tempo necessario per dar retta ai cinque sensi.
Invece, in quelle settimane – quando tutto si era fermato – ho risentito il rumore del silenzio, riconosciuto i versi degli uccelli, osservato rapito rari aeroplani, riscoperto zone, angoli e situazioni che mi hanno riportato a tempi e luoghi del passato più remoto.
Prudenza. Quando ho ripreso l’automobile dopo quasi due mesi di fermo, ho ripassato i gesti della guida, quelli che avevo appreso le prime volte in cui scoprivo la macchina. Ho osservato che anche altri per le strade erano più attenti e cauti, oltre che stranamente poco arroganti. C’era quella strana sensazione di muoversi dentro a un film, per strade semi deserte, in uno scenario sconosciuto. Lo stupore e la scoperta ci facevano rallentare. A questo si aggiungeva il pensiero che per uscire dovevano esserci valide giustificazioni, che se ci avessero fermati avremmo potuto avere qualche documento fuori posto, che l’autocertificazione poteva essere quella sbagliata…
Paura ed educazione. Entrando in posta ho incrociato un ragazzo alto, con mascherina, che si è spostato per farmi passare a distanza. Ho inizialmente letto quel gesto come un cavalleresco “passi lei”, poi ho vissuto altre scene simili e ho pensato che era fenomenale come tutti fossero diventati improvvisamente così gentili e disponibili...
In realtà, questi inconsueti atteggiamenti, da Galateo di Monsignor Della Casa, sono frutto della prudenza, della paura e dell’insicurezza che, certamente, ha reso più umili anche i più arroganti migliorando, per qualche settimana, il rapporto fra gli esseri umani.
Pietro Greppi, direttore
Nota: articolo scritto a fine maggio, prima della riapertura delle Regioni
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