Tiriamo le somme al terzo numero del nuovo NATURA. Il nostro elogio della carta prosegue, attraverso continui e rinnovati contributi da parte di validi collaboratori. Vogliamo che le immagini parlino da sole. Ma che i testi si affianchino loro e approfondiscano in modo comprensibile e completo.

Lemure, tempio indiano a Sud di Agra, 2010. 

Per quanto difficile da immaginare, il Sole – la stella attorno cui ruota il nostro mondo – è destinato a morire. Tra 5 miliardi di anni, quando tutto l’idrogeno del nucleo sarà convertito in elio, l’astro aumenterà a dismisura il proprio volume, evolverà nella cosiddetta fase di Gigante Rossa e il suo diametro si avvicinerà – e potrebbe anche raggiungere – quello dell’orbita terrestre, rendendo impossibile la vita sul nostro Pianeta.

Negli ultimi tempi le famiglie hanno rivisto i propri comportamenti per riequilibrare le minori entrate o i maggiori esborsi in tasse e utenze varie, quali energia elettrica e gas. 

«La Formula 1 sperimenta la biomimica: una pasta rugosa che riproduce la pelle degli squali è stata montata sotto l’ala posteriore della Red Bull per ridurre le turbolenze”. La notizia è del 27 ottobre scorso. Il giorno dopo, la Red Bull di Vettel ha dominato il Gran Premio che si correva in India.

Nel Mar Mediterraneo i pescatori diventano amici degli squali, i preistorici predatori che un tempo abbondavano in ogni mare del globo e le cui popolazioni oggi sono ridotte allo stremo. 

Ve lo ricordate quel vecchio film di fantascienza che si intitolava “Il giorno del delfino”? È ambientato in Florida e parla di una coppia di biologi marini, Jake e Maggie, che conducono una ricerca sul linguaggio dei delfini. Durante queste ricerche i loro due tursiopi Alpha e Beta iniziano a parlare la lingua umana. 

Si muove a rapidi e precisi balzelli sul manto candido, come un canguro in miniatura. Il topo selvatico (Apodemus sylvaticus), come molti altri piccoli mammiferi, non va in letargo e, per sopravvivere ai rigori dell’inverno, si rifugia insieme a piccoli gruppi familiari sotto la neve, all’interno di un complesso sistema di gallerie scavate nello strato del terreno più morbido. 

Con l’arrivo della stagione fredda, gli uccelli sono alla ricerca affannosa di alimenti energetici che possano aiutarli a superare le temperature rigide, contenendo le letali perdite di peso. In alcuni casi le risorse alimentari invernali sono così scarse da dover essere difese strenuamente, come hanno dimostrato in Polonia.

La foto sembra fatta apposta per stupire e suscitare interrogativi. Di cosa si tratta? Di un’eruzione solare vista dal telescopio spaziale Hubble? Di un’immagine ravvicinata della massa plastica in movimento di una lampada a bolle? Di una pentola di pummarola ribollente fotografata con effetti stroboscopici da un esperto fotografo? 

Le vespe “gioiello” del genere Ampulex (in realtà più “api” che “vespe”) potrebbero essere le protagoniste di un film horror. La femmina di questa specie ha bisogno di un ospite per ogni uovo che depone, carne fresca per le sue larve, e un posto sicuro dove posizionare il tutto. 

È un astore, l’ho salvato e dato a un guardiacaccia: nutrito, dopo tre giorni è stato rimesso in libertà.Ì€ La bestiola (ù n “cacciabombardiere”) aveva finito il carburante, girando in tondo sotto pioggia mista a neve mentre cercava da mangiare... 

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Può diventare un’irresistibile arma di seduzione oppure un raffinato strumento per percepire il mondo esterno. E se l’olfatto nell’uomo non è particolarmente sviluppato, negli altri mammiferi risulta così potente che spesso siamo costretti a chiedere una mano. Anche ai maiali

Sui sentieri del Char Dam Yatra, il pellegrinaggio himalayano che risale alle origini del fiume sacro. Un viaggio del corpo ma anche dell’anima

L’eleganza con cui si muovono all’unisono sotto i fiocchi di neve nelle silenziose distese imbiancate dell’isola di Hokkaido, colpisce il cuore. È anche merito di tanta grazia se questo rarissimo uccello è scampato a un destino segnato, diventando per i popoli dell’Asia simbolo sacro di purezza e fedelta

Nel cuore dell’Oceano Atlantico sorge un arcipelago che conserva ancora il sapore selvaggio dei luoghi incontaminati. E se un tempo i capodogli qui venivano cacciati, oggi non c’è posto migliore in Europa per osservarli da vicino

Nel bel mezzo della savana, un’acacia solitaria appare d’improvviso con il suo bizzarro carico di felini, regalando l’istante e lo scatto attesi da una vita

Il NMIX è un contenitore dedicato agli eventi del bimestre, ai viaggi più eco, ai weekend da trascorrere nei Parchi italiani, ai prodotti per le attività outdoor, ai libri che parlano di natura, foto, ambiente. Nella sezione SI FA COSÍ gli autori spiegano come hanno realizzato le loro fotografie pubblicate nel numero

Il varano di Komodo è uno dei rettili più affascinati e impressionati che si possano incontrare, oltre a essere la più grossa specie di lucertola vivente. Lungo oltre 3 metri e pesante quasi 200 chili, è un predatore che vive solo su poche isole dell’Indonesia meridionale.

Percorrendo la Riviera di Levante si incontra il promontorio di Portofino che, con prepotenza rispetto all’andamento costiero, si protende per più di tre chilometri nel Mar Ligure, separando il Golfo del Tigullio dal Golfo Paradiso. 

Lo stupendo promontorio del Gargano costituisce, dal punto di vista biologico, un’isola separata. La piana del Tavoliere delle Puglie si frappone, infatti, fra il cosiddetto “sperone d’Italia” e il resto della penisola. 

Sotto il nome di “granato” rientra un intero gruppo di minerali, aventi tutti la stessa struttura, ma formule chimiche in parte differenti: a una parte fissa costituita da silicio e ossigeno, se ne associa un’altra in cui possono comparire calcio, magnesio, ferro, alluminio e cromo.

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