2011-11-17 17:17:28
IL NUOVO MINISTRO DELL'AMBIENTE
Da qualche ora il ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha un nuovo responsabile. Mercoledì il neoministro è Corrado Clini, sessantaquattrenne nato a Latina e residente in Veneto, è stato nominato dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano su indicazione del Primo Ministro Mario Monti. Laureato in Medicina e Chirurgia, dal 1990 Clini è direttore generale del Ministero dell'Ambiente. Durante questo ventennio ha progettato e costruito la struttura collaborando con molte Università italiane, con il Consiglio nazionale delle Ricerche, l’Enea, l’Agenzia europea dell’Ambiente e le Nazioni Unite. Dal 1990 al 1992 ha guidato la delegazione dell’Italia che ha negoziato la Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici, approvata a Rio de Janeiro nel 1992. Dal 1992 al 1997 ha coordinato la delegazione tecnica dell’Italia che ha negoziato il Protocollo di Kyoto. A partire dal 2000 ha progettato e coordinato l’attuazione di oltre 900 progetti in Italia e 350 in 45 Paesi all’estero nell'ambito delle tecnologie a basso impatto ambientale, dell'educazione ambientale, della mobilità sostenibile e delle energie "pulite". "L'obiettivo è il taglio delle emissioni di gas serra. Da raggiungere mettendo insieme politiche in campo energetico, dei trasporti e delle infrastrutture", ha dichiarato appena eletto. Aggiungendo che "il vero tema sarà integrare le politiche ambientali con tutte le politiche degli altri dicasteri, e mi auguro che il nuovo governo riesca a farlo. Probabilmente lo farà meglio di quanto non sia accaduto prima perché nel governo Monti non ci sono conflitti di competenza politica". Non sono mancate nemmeno le prime polemiche dopo che in un'intervista alla radio Clini ha parlato di una riapertura, solo a certe condizioni, del discorso sul nucleare e alla necessità di fare la TAV.
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