Il celebre marsupiale conosciuto come il Diavolo della Tasmania (Sarcophilus harrisii) è destinato all’estinzione: è questa la drammatica scoperta degli scienziati dell’Univeristà di Adelaide (Australia). L’animale, a quanto pare, non si estinguerà per colpa delle persecuzioni dell’uomo, ma per un impoverimento genetico. La mancanza di diversità genetica ha causato il diffondersi di una forma di tumore facciale, con le cellule di individui diversi, ma geneticamente quasi uguali, che vengono attaccate più facilmente e il sistema immunitario che non è in grado di riconoscerle come estranee. Alan Cooper, uno dei ricercatori coinvolti nello studio, in seguito a studi sui reperti fossili di Diavolo della Tasmania afferma che tali animali non hanno mai avuto un alto grado di diversità genetica, ed è proprio questa caratteristica che potrebbe condannarli all’estinzione nei territori che una volta rappresentavano il loro habitat. L’unica speranza per il diavoletto risiede nella riproduzione in cattività. Al momento il marsupiale si trova solo in Tasmania e conta in tutto tra i 20 e i 40mila esemplari, in rapida diminuzione.