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ARRIVATI A NOI PER UN ERRORE
Secondo uno studio dell’Università di Aberdeen, in Scozia, lo squalo bianco (Carcharodon carcharias) è arrivato nel Mediterraneo per colpa di un errore di navigazione. Lo ha scoperto il team di ricerca del dottor Les Noble, che ha analizzato il DNA di quattro esemplari mediterranei ottenendo risultati che lasciano pochi dubbi: la popolazione mediterranea di squali bianchi non deriva dai “vicini” atlantici, ma dai “lontani” parenti australiani. Si stima che circa 450mila anni fa qualche esemplare si sia spinto fino in Mediterrano perdendosi fra correnti e anomalie climatiche. Tra questi squali smarriti ci potrebbe essere stata qualche femmina gravida, la progenitrice della dinastia nel Mare Nostrum. La situazione è curiosa proprio perché questo pesce cartilagineo è noto torni a riprodursi sempre nel luogo di nascita, sebbene il restante tempo sia in grado di compiere lunghissime migrazioni. La scoperta sottolinea il rischio a cui lo squalo del Mediterraneo è esposto, in quanto la già esigua popolazione non può contare su eventuali “rinforzi” atlantici, con cui non condivide il corredo genetico e, pertanto, non può riprodursi.
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