2011-02-01 13:16:37
STOP ALLE TRIVELLAZIONI NEI FONDALI SICILIANI
"Biodiversità Canale di Sicilia", il progetto finanziato dal ministero dell'Ambiente e partito nel 2009 sotto la supervisione dell’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), sta portando alla luce un patrimonio naturale unico nascosto nei fondali siciliani. Nel Canale di Sicilia, a circa 350 metri di profondità, infatti, sono stati scoperti reef di corallo fossile appartenenti alle specie Lophelia pertusa e Madrepora oculata. Inoltre, le acque intorno a Pantelleria, Lampedusa e Linosa sono paradisi di biodiversità che custodiscono importanti siti di riproduzione per tartarughe marine e squali bianchi. La particolare posizione geografica delle isole, infine, rende i fondali di questa zona unici, ricchi di specie sia di origine antlantica, sia provenienti dal canale di Suez. Questa oasi di biodiversità è però minacciata dalle trivellazioni petrolifere da quando sono stati individuati ricchi giacimenti intorno a Pantelleria e in altre zone del Canale. Il Ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo afferma che il Ministero si sta muovendo per delimitare un'area protetta a Pantelleria. Le trivellazioni sarebbero già proibite nel raggio di 12 miglia dalle aree marine protette (AMP) e l’istituzione di un AMP a Pantelleria, affiancata da una zona di tutela in alto mare, fermerebbe la “caccia” agli idrocarburi che sta causando la distruzione dei meravigliosi fondali siciliani.
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