Natale, tempo di alberi addobbati. Contrariamente a quanto si pensa, acquistarne uno "vero" piuttosto che sintetico, di plastica, fa bene all'ambiente. Il Cia – Confederazione Italiana Agricoltori – sostiene infatti che l'acquisto degli alberi "veri" sia una pratica eco perché questi provengono, per la maggior parte, dai vivai (circa l'85%) o da normale pratica forestale (cimali o punte di abete, per un 15%) e sono coltivati in terreni particolari, difficili e collinari, proprio per tutelare l'assetto idrogeologico ed evitare così frane e smottanti. Con un ricambio che si ripete continuamente con il passare degli inverni.
In Italia quest'anno come lo scorso entreranno 8 milioni di alberi veri, per un totale di 150 milioni di euro, contro gli abeti artificiali, che superano di poco i 5 milioni. Gli alberi provengono per la maggior pare da coltivazioni nazionali, perlopiù site in Toscana, nella provincia di Arezzo e Pistoia, in Veneto e in Friuli. Una minima parte invece proviene dai Paesi del Nord, soprattutto dalla Danimarca. La Cia invita i consumatori ad acquistare alberi veri da venditori autorizzati e senza radici recise; sarà così possibile, a feste finite, ripiantarli in giardini, parchi o negli stessi vivai dove sono stati acquistati. Il prezzo varia dai 20 ai 50 euro, ma si sale se l'albero supera i due metri.