
2010-11-23 11:00:40
STUDIARE IL PASSATO PER CAPIRE IL PRESENTE
L’Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (Ogs) di Trieste, e l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) di Chioggia (Venezia), per garantire un futuro alle specie ittiche del Mediterraneo, hanno cominciato a studiare le testimonianze degli ultimi 200 anni riguardanti le comunità del Mare Adriatico. Da uno studio pubblicato sulla rivista “PlosOne” emerge il metodo “innovativo” utilizzato dai ricercatori: convertire osservazioni qualitative del passato in dati quantitativi, analizzabili poi con metodi di indagine tradizionali. Gli scienziati hanno così studiato resoconti dettagliati di naturalisti risalenti all'800, interviste ai pescatori, diari di bordo, dipinti, fonti preziose di catalogazioni qualitative passate. Questo approccio potrebbe aiutare a capire i cambiamenti climatici e come si sono modificate le popolazioni ittiche rispetto al passato. Alcune evidente relative all'Alto Adriatico sono gia' state individuate: è stata confermata una graduale e marcata diminuzione di condroitti (squali, razze), rana pescatrice, merluzzo e cernia bruna. Lo studio punta ora ad ampliare la finestra temporale delle analisi, in modo da creare una prospettiva più remota rispetto a particolari ecosistemi marini. Capire il passato per interpretare e anticipare il futuro.
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