Il 18 ottobre a Nagoya (nella foto), in Giappone, avrà luogo la “X Conferenza delle parti sulla diversità biologica”. Durante l'incontro 192 stati e l’Unione Europea tireranno le somme dei risultati ottenuti nell’ultimo decennio. Nel corso della Conferenza del 2002, facendo un bilancio degli sforzi compiuti, la comunità internazionale avavano riconosciuto che la scomparsa delle specie e il degrado degli ecosistemi proseguivano a un ritmo allarmante su scala mondiale. Proclamarono così il 2010 come Anno della Biodiversità, una scadenza entro cui si sarebbero dovuti raggiungere prefissati obiettivi volti alla conservazione e valorizzazione della biodiversità, nonché all’ecosostenibilità e all’equa ripartizione delle risorse.  Purtroppo molti di questi obiettivi non sono mai stati raggiunti. Stefano Leoni, presidente del WWF Italia, ha dichiarato che il l'Associazione ambientalista, attraverso iniziative a livello mondiale e nazionale, continuerà a fare pressione sui governi affinché assicurino azioni concrete e risorse adeguate per arrestare la perdita di biodiversità entro il 2020.