Natura – Attualità. Roma, 16 Ottobre 2009. Attribuire il primato nell’istallazione di un motore elettrico su un telaio ciclistico è impossibile. Certo è che l’esperimento fu tentato già prima della fine dell’800 dal francese Pingault che realizzò una bicicletta elettrica nel 1894. L’handicap che condannò l’idea di Pingualt: la scarsa capacità delle batterie e il loro rilevante peso, non è stato ancora superato a cento e più anni di distanza. Tra i tanti che ci stanno provando arriva la Piaggio che ha iniziato a commercializzare lo scorso mese di Settembre il suo modello MP3 Hybrid. Già il modello base stupì per la rivoluzionaria architettura a tre ruote. Oggi l’MP3 Hybrid è in grado di sorprendere di nuovo per la sua motorizzazione. Sullo stesso asse della frizione, che negli scooter è in fondo alla trasmissione, quasi sulla ruota, c’è un motore elettrico da 2,6 kw che spinge assieme a quello a benzina, in una percentuale variabile in base alla coppia richiesta, alla modalità di funzionamento selezionata e alle condizioni di utilizzo. In Italia si può guidare dai 16 anni o con la patente B perché il motore a benzina è un 125 che rispetta i limiti previsti dal nostro codice della strada. A detta del costruttore L’Hybrid in accelerazione e in velocità è all’altezza degli altri scooter con motore a scoppio, con tutti i vantaggi che vengono dall’aiuto elettrico: emissioni più che dimezzate, consumi molto ridotti, possibilità di viaggiare sempre. L’autonomia in modalità soltanto elettrica è modesta: circa 20 km., ma sotto la sella c’è la spina per la ricarica in rete che richiede non più di tre ore. Lo scoglio rimane il prezzo che a causa di tutta la nuova tecnologia applicata su questo mezzo arriva a circa 9.000 euro. Un 50% in più rispetto al modello 250 di cilindrata con motore a scoppio.