I ruggiti. I tremori. Le alitate solforose. Una sorpresa a ogni passo. Un passo per ogni sorpresa di natura. La natura più “primeva” che si possa immaginare, dei primi tempi del mondo. Ma anche geologia viva da tempi umani. Quello dei vulcani è un mondo che affascina. Che sa stregare. In grado di farti arrestare il respiro per la paura ma anche, e soprattutto, per lo spettacolo di rumori e luci. Fuochi e fumi. Brontolii ed esplosioni. Fari naturali per antonomasia, i vulcani mi hanno sempre affascinato. Calamitato. Dal Sud America alle Canarie, dall’Islanda alle montagne di fuoco dietro le porte di casa: in Sud Italia. Dal Vesuvio ai Campi Flegrei, dal Vulture all’Etna fino alle Eolie. Questa foto è stata realizzata dalla vetta di Stromboli che si affaccia sui capricciosi crateri sommitali mai stanchi di vomitare lava e lapilli. Dopo la faticosa ascesa (dal livello del mare a 900 metri di quota in circa 3 ore), lungo il sentiero della riserva naturale, accompagnato da Luca Ferlito del Corpo Forestale siciliano e dalle guide trekking del mitico Zazà, ho montato il cavalletto e con un 100-400 ho iniziato a scattare a raffica con tempi bassi che dessero la possibilità di ottenere l’effetto scia dei lapilli. Per riuscire a dare l’idea del caos di fuoco e violenza.