UNA VIPERA PARTICOLARMENTE DISPONIBILE |
di Francesco Tomasinelli |
Lo scopo di quel viaggio fatto nel Parco del Gran Sasso e Monti della Laga non era tanto quello di fotografare la vipera aspide (qui ripresa), bensì la più piccola e rara vipera dell’Orsini. Purtroppo il maltempo di quei giorni stava tenendo nascoste quasi tutte le vipere, esclusa questa bella Vipera aspis, che in quel momento se ne stava accoccolata in questa culla di pietra, intenta a raccogliere quel poco di radiazione solare che filtrava attraverso le nuvole basse. La roccia, tra l’altro molto decorativa, creava un angolo ridossato, proteggendo il rettile dalla brezza e consentendole di incamerare un po’ di calore. Per fare questo scatto (su diapositiva Velvia 100) mi sono inginocchiato a una distanza di circa 50 cm e ho usato il 105 macro a diaframma F 8, aggiungendo un colpo di flash sotto-esposto per ravvivare i colori. Contrariamente a quanto si crede, le vipere sono serpenti facili da fotografare: se non si sentono minacciate possono stare in posizione per diversi minuti, assumendo pose molto intriganti. Ho realizzato altri scatti, alcuni molto particolari, riuscendo a riempire l’inquadratura con il capo del rettile. Tanta dimestichezza da parte mia nasce dal fatto che questo è il mio mestiere. Perciò ricordatevi sempre che le vipere vanno lasciate a debita distanza... inutile rischiare. |
Dati tecnici: diapositiva Velvia 100, obiettivo 105mm macro, F 8 |