NELLA NEVE FINO ALLA VITA |
Luca Longo |
In inverno, soprattutto dopo abbondanti nevicate, i camosci abbandonano le zone d’alta montagna e si spostano verso il fondovalle. È, quindi, possibile sorprenderli vicino ai sentieri o a breve distanza dalle strade forestali, come nel caso dell’immagine a lato, scattata a non più di una trentina di metri dal comodo percorso che risale la Val Roseg, in Engadina, nel cuore delle Alpi svizzere. Dal punto di vista tecnico la foto non ha posto particolari problemi. Come obiettivo ho utilizzato un 400mm, ho impostato la sensibilità su 400 ISO e il diaframma a tutta apertura (f/5,6). Con animali di grandi dimensioni come i camosci a f/5,6 la profondità di campo è già più che sufficiente. Il 400mm è un obiettivo eccezionale per riprendere gli ungulati selvatici: è leggero, maneggevole e può essere tranquillamente utilizzato anche a mano libera. Inoltre, con soggetti di questo tipo, grazie al fattore di moltiplicazione della focale dovuto al sensore, consente di riempire bene l’inquadratura anche da 20-25 metri. Una volta avvistati gli animali, per avvicinare questo camoscio ho dovuto camminare per alcuni minuti nella neve fresca sprofondando ad ogni passo fino all’inguine. Una fatica enorme, ricompensata, però, dalla bella immagine realizzata! |
Dati tecnici: obiettivo 400 mm f/5.6, ISO 400 |