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Guida alle aree protette: Lazio

Lazio 144 pagine - © Edinat - Milano

Il Lazio è una delle regioni italiane più ricche di aree protette. La superficie tutelata, oltre 200.000 ettari, corrisponde al 12% dell’intero territorio regionale. A tale patrimonio viene dedicata questa Guida che, per la prima volta, è a “Impatto zero”. Infatti, Peugeot Automobili Italia, partner storico della collana, ha deciso di compensare la CO2 prodotta per la realizzazione di quest’opera riforestando e tutelando un’area boschiva nel Parco del Ticino. Il sistema di natura protetta del Lazio è basato su tre Parchi Nazionali e dodici Parchi Regionali. Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, fra i più antichi d’Italia, e il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, fra i più estesi, si sviluppano sulla dorsale appenninica, lungo il confine orientale della regione. Sulla costa, il Parco Nazionale del Circeo tutela, invece, uno dei tratti più belli del litorale tirrenico, rievocando antichi miti e leggende. Ma la parte del leone la fanno i parchi regionali la cui caratteristica principale è la forte commistione tra storia e natura. Si va dagli etruschi ai romani, fino alle vestigia del Medioevo e ai palazzi nobiliari del Rinascimento. E così dalla vegetazione non è raro vedere spuntare i resti di una necropoli, come nel Parco di Marturanum, o di un anfiteatro, come a Sutri, o ancora di una villa romana, come quella del poeta Orazio, nel Parco dei Monti Lucretili. Ma l’esempio più affascinante si ha nel Parco della Via Appia, che ha recentemente inglobato anche la zona degli acquedotti. Qui, passeggiando sul lastricato antico di millenni, immersi nella campagna romana, s’incontrano catacombe, mausolei e dimore patrizie. Attorno alla Capitale si sviluppa un vero e proprio polmone verde, da sempre meta di gite fuori porta. Veio e Valle del Treja, soprattutto, ma anche i Castelli Romani e Bracciano e Martignano, quest’ultimi importanti non solo per il paesaggio ma anche per l’aspetto geologico, con i loro laghi di origine vulcanica. Per chi cerca una natura ancora selvaggia, a poche decine di chilometri da Roma si trova il Parco dei Monti Simbruini, un’immersione nei profumi e nelle atmosfere dell’Appennino. Qui sono stati segnalati il lupo e l’orso (punte di diamante anche del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise). Indizio di una ricchezza faunistica di tutto rispetto. Per non parlare della flora. Solo sugli Aurunci sono state censite oltre 50 specie di orchidee, quasi la metà di quelle presenti in Italia. Infine, un cenno al Parco regionale dell’Inviolata, che non è stato inserito perché al momento esiste solo sulla carta.



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