Ogni anno le famiglie di orso grizzly del Nord America si radunano sulle rive dei fiumi per catturare i salmoni che risalgono le forti correnti per andare a deporre le uova alla sorgente, prima di morire. Da questa spettacolare migrazione, che riporta centinaia di milioni di salmoni del Pacifico ai torrenti di montagna dove sono nati, dipende la sopravvivenza dei plantigradi, che in questo modo fanno rifornimento di grassi in vista del letargo invernale. In questa clip, decine di orsi affamati attendono con ansia le loro prede preferite, che si contendono con grande foga. 

In una tranquilla giornata estiva una famiglia naviga con i kayak nella baia di San Luis Obispo, in California godendosi lo spettacolo degli uccelli che si tuffano in acqua per catturare qualche sardina. D'un tratto, però, la superficie dell'acqua si squarcia e lascia emerge un enorme balena grigia, anche lei a caccia di pesci. L'evoluzione a luogo a pochi metri dal kayak di una donna, che quasi non si accorge di ciò che sta accadendo, mentre il video viene girato dalla madre, che non trattiene un urlo di paura. Sembra un fotomontaggio, ma la realtà a volte supera la fantasia. 

Gli incredibili salti che lo squalo bianco compie per catturare l'otaria orsina del Capo in Sud Africa non erano mai stati testimoniati così, in slow motion, ovvero al rallentatore. I mastodontici selaci si possono così gustare, attimo dopo attimo, mentre balzano fuori dalla superficie dell'acqua con l'intero corpo mentre afferrano il pinnipede, con conseguente spettacolare ricaduta fra gli schizzi. Solo in questo nel Paese africano si può assistere al "salto dello squalo bianco", un comportamento selezionato nell'animale in realazione la particolare preda da catturare, l'orsina del Capo, che è meglio prendere alla sprovvista in quanto capace di ferire l'enorme pesce. Inoltre, questa otaria nuota quasi sempre in mare aperto, dove per sorprenderla è necessario attaccare dal basso.

Un'escalation di episodi di bracconaggio di questa portata non si registrava dagli anni Settanta e Ottanta, quando elefanti, rinoceronti e tigri sfiorarono l'estinzione. Ora la sempre crescente domanda di avorio da parte dei Paesi asitici, come di parti di tigre utilizzate nella medicina orientale, stanno seriamente compromettendo la sopravvivenza di queste specie. Il WWF ha diramato un report sul fenomeno del bracconaggio (noi ve ne abbiamo parlato qui), che analizza anche i metodi di contrasto più virtuosi messi in campo dai governi africani. Per dare una speranza a questi splendidi mammiferi, ma anche ad anfibi e rettili, troppo spesso vittime del commercio illegale internazionale.

Video ad alta tensione quello realizzato dal sub esperto di squali Jim Abernethy durante una battuta di pesca alla Bahamas. Dopo aver preso all'amo un marlin il videoreporter si butta in acqua con le bombole sulle spalle per riprendere il pesce quando d'improvviso, alle spalle, sbuca a gran velocità uno squalo mako di 3 metri! La sorpresa e lo spavento di Jim si riescono a percepire anche sott'acqua (pure qualche parolaccia). Un incontro davvero raro e da brividi. Lo squalo mako, infatti, è considerata una specie potenzialmente pericolosa, anche se sono rarissimi gli episodi di attacco nei confronti dell'uomo. 

La Natura ha una fantasia inarrestabile: i ricercatori hanno scoperto nei mari orientali d'Australia una specie di seppia in grado di mimetizzarsi per apparire metà femmina e maschio. Lo strano sratagemma sembra serva al cefalopode maschio per corteggiare le femmine senza doversi confrontare con gli altri agguerriti pretendenti. Con la parte di livrea femminile, caratterizzata da toni poco accesi, infatti, l'animale inganna gli altri maschi che lo credono una papail partner, al contempo, però, la seppia mostra la parte più virile, dai colori sgargianti, alle femmine con cui flirta. Un escamotage messo in atto in questa specie in cui la popolazione è costituita principalmente di femmine, contese senza sosta dai pochi maschi in circolazione.

Il bosone, o "particella di Dio", è stata finalmente isolata dai ricercatori del CERN. Alla sensazionale scoperta hanno partecipato, con un ruolo definito "fondamentale", oltre 600 studiosi italiani. La notizia, che è destinata a rivoluzionare le teorie della fisica, è stata accolta da Peter Higgs, lo scienziato britannico 83enne che nel 1964 teorizzò l'esistenza della particella, con soddisfazione: «Per me è solo una conferma di qualcosa che ho fatto 48 anni fa», racconta Higgs, che esclude la possibilità di ricevere il premio Nobel «Non ho amici intimi nel comitato», scherza con i giornalisti. Secondo la teoria, il bosone è il mattone fondamentale della materia, grazie al quale ogni cosa ha una massa e dal Big Bang hanno preso vita i pianeti, le stelle e le galassie. L'esperimento è stato condotto nel più grande accelleratore al mondo, il tunnel di 27 chilometri in cui sono riprodotte le condizioni dell'universo un secondo dopo la sua nascita.

Una piccola lontra di mare "gioca" a girarsi e rigirarsi, tenendo saldamente fissate sopra gli occhi le zampe anteriori. Al di là dei sentimenti di tenerezza che scatenano queste immagini, sembra che il divertente comportamento serva per preservare almeno gli arti anteriori dalle gelide acque dell'Oaceno Pacifico del Nord, dove vivono questi mammiferi, abituati a rimanere a mollo anche il 50-60% della loro giornata. Grazie alla prodigiosa pelliccia isolante, questo mustelide riesce a non disperdere troppo calore, sebbene per mantenere abitudini di vita così dispendiose debba cacciare senza sosta molluschi e ricchi di mare, che cattura durante lunge immersioni in apnea e apre utilizzando delle pietre che raccoglie sul fondo. La sua tecnica è semplice quanto peculiare: si posiziona a pancia in sù e batte le dure conchiglie con l'improvvisato arnese finché non è in grado di carpirne il cibo all'interno. Solo poche altre specie animali, fra cui i primati, sono in grado di utilizzare degli oggetti per facilitarsi la vita.