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LE PAGELLE DEL WWF SUL TRAFFICO ILLEGALE IN NATURA

È stato diramato ieri il dossier WWF sul bracconaggio e il traffico illegale di avorio, corno di rinoceronte e parti di tigre in 23 Paesi africani e asiatici. L'associazione del panda ha studiato il fenomeno, costantemente in ascesa nonché principale responsabile della minaccia di estinzione per elefanti, rinoceronti e tigri, analizzando le opere di contrastato messe in atto dai singoli Paesi. Si scopre così sono in cima alla lista nera Vietnam, Laos e Mozambico, mentre risultano virtuosi India e Nepal. Il rapporto, intitolato “Crime Wildlife Scorecard: Valutazione e applicazione degli impegni CITES per tigri, rinoceronti e elefanti”, passa in rassegna le performance dei 23 Paesi e assegna

punteggi che vanno dal rosso al giallo fino al verde per ogni singola specie a rischio: una classifica che mira a differenziare i Paesi dove il crimine viene attivamente contrastato da quelli in cui gli sforzi attuali sono inadeguati. Il peggiore in assoluto è il Vietnam, con due punteggi rossi per rinoceronti e tigri; nel Paese asiatico, infatti, confluisce la gran parte dei corni di rinoceronti dal Sud Africa, dove si sta assistendo a un'impennata di bracconaggio, con 448 rinoceronti uccisi nel 2011 e già 262 solo nei primi sei mesi dell'anno in corso. "E’ tempo per il Vietnam di affrontare il fatto che il suo consumo illegale di corno di rinoceronte è la causa primaria del bracconaggio diffuso di rinoceronti in Africa. L’impegno che deve assumersi è quello di reprimerne il commercio illegale di questa specie come di tante altre. Il Vietnam dovrebbe rivedere le sue norme, le sue sanzioni e subito ridurre il mercato al dettaglio, compresa la pubblicità su Internet per il corno diffusa in quel paese", ha detto Elisabeth McLellan, Global Programme Manager Specie del WWF. “Il mercato del corno di rinoceronte vietnamita ha stimolato negli ultimi anni anche un traffico di corni rubati da musei o collezioni private “ dichiara Massimiliano Rocco Responsabile del Programma Specie del WWF Italia ”problema che è emerso anche nel nostro paese con i furti nei musei e il rischio che la criminalità arrivi addirittura a uccidere animali in zoo per impossessarsi dei loro corni” . Anche la Cina è nella lista dei peggiori, con un mercato interno di avorio contrastato con poca convinzione. Punteggio giallo, quindi, per gli elefanti, con decine di migliaia di esemplari africani uccisi ogni anno per soddisfare la richiesta di zanne proveniente da Cina e Thailandia, le destinazione più importanti per questo tipo di traffico illegale. La Thailandia, in particolare, riceve un punteggio rosso per la sua incapacità di ostacolare il commercio di avorio proveniente dagli elefanti africani. "Anche se la maggior parte dei paesi dell'Africa centrale hanno ricevuto punteggi gialli o rossi per gli elefanti, ci sono alcuni segnali incoraggianti. Il Gabon, per esempio, ha recentemente bruciato la sua intera riserva d'avorio per scongiurarne il ritorno sul mercato nero, con il presidente Ali Bongo che si è impegnato ad aumentare la protezione nei parchi del paese e ad assicurare che i criminali della fauna selvatica vengano processati e mandati in prigione. Guadagnano punteggi positivi e decine di valutazioni “verdi” India e Nepal per ciascuno dei tre gruppi di specie. Nel 2011, il Nepal ha celebrato un anno senza che si registrasse neppure un caso di bracconaggio di rinoceronti, soprattutto grazie al miglioramento delle iniziative di contrasto messe in atto. Per ulteriori informazioni, panda.org /wildlifecrime e wwf.it/TRAFFIC

 

 

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